Itinerario di 16 giorni in Arabia Saudita
L’Arabia Saudita è un paese affascinante, diversificato e geograficamente vasto, che solo di recente ha aperto le sue porte al turismo non musulmano. Misteriosa e spirituale, l’Arabia Saudita seduce, da sempre, i viaggiatori per le ampie fasce di deserto, nelle quali nacquero la religione islamica e la lingua araba, e per le città circondate da un’aurea di sacralità, come La Mecca e Medina.
1° giorno: Riad
Il primo giorno del mio itinerario in Arabia Saudita è stato dedicato a conoscere un pò di Riad, che è la capitale e che comunque non è una destinazione turistica, anche perché non è una città fatta pensando alle persone; è piena di autostrade e viali giganti, le distanze sono immense e quindi è molto difficile camminare nella capitale dell’Arabia Saudita.
Sono andato a visitare Fort Masmak e ho provato senza successo a dare un’occhiata a Deira Square e al quartiere At-Turaif. Ho provato la cucina saudita al ristorante Nadj Village e conclusa la giornata con una vista notturna della città dal novantanovesimo piano dello Sky Bridge nella Kingdom Tower.
Pernottamento: OYO 150 Al Hamra Palace Al Aswaq, a Riad(non lo consiglio).
2° giorno: Villaggi Adobe (Raghbah e Ushaiqer)
Giornata dedicata all’esplorazione di alcuni dei villaggi di Adobe in Arabia Saudita, con l’obiettivo finale di raggiungere Ushaiqer. Dopo alcune ore di guida, ho incontrato la vecchia Raghbah, dove un simpatico lavoratore siriano ha interpretato per me il ruolo di cicerone. È stata una bella sorpresa ma, proprio per questa ragione, ho finito per arrivare a Ushaiqer nel tardo pomeriggio mostrando segni di stanchezza e sono andato a riposarmi.
Pernottamento: Hotel Asfar, a Shaqra.
3° giorno: Shaqra e Ushaiqer
Il giorno dopo, e dopo una buona notte di sonno all’Hotel Asfar, nella città di Shaqra, ho deciso di tornare a Ushaiqer. Mentre percorrevo la strada di andata ho visto un cartello che diceva “Shaqra Historical Town” e ho scelto di andare a dare un’occhiata e sono molto contento di averlo fatto.
Dopo aver esplorato luoghi di cui non avevo mai sentito parlare, come il Palazzo Al-Subaie, ho guidato fino all’uscita della città vecchia. Fu allora che vidi un gruppo di uomini sauditi seduti sotto i portici a parlare. Mi sono fermato, ho iniziato una conversazione e mi hanno indicato la casa da tè dall’altra parte della strada…appunto le case da tè, luogo che sarebbe diventato un must durante l’intero viaggio in Arabia Saudita.
Poi sono andato a visitare Ushaiqer, ma poiché i programmi che uno si stabilisce sono sempre variabili, sono finito bloccato nelle case dei sauditi a mangiare le pietanze locali e non ho avuto molto tempo per visitare il villaggio stesso. È stata un’altra esperienza straordinaria!
Pernottamento: Hotel Asfar, a Shaqra.
4° giorno: Edge of the World
Uno dei motivi principali per volare a Riad- invece di Jeddah – è stata l’opportunità di visitare Jebel Fihrayn, meglio noto come Edge of the World.
Ho lasciato Shaqra nelle prime ore del mattino, in tempo per fare una breve sosta nel villaggio di Al Qasab – un altro dei villaggi di Adobe dell’Arabia Saudita – per visitare l’interno della sua cinta difensiva.
Non appena arrivato al Edge of the World, inizio a camminare verso il precipizio, i piedi che si muovevano cautamente lungo la scogliera per evitare scivolare e lo sguardo puntato verso l’orizzonte infinito in cui si vede solo deserto. E’ una sensazione enorme che ti fa sentire molto piccolo dinnazi a quel paesaggio. È stato uno dei momenti salienti del mio itinerario di viaggio in Arabia Saudita!
Pernottamento: OYO 150 Al Hamra Palace Al Aswaq, a Riyadh (non lo consiglio).
5° giorno: Abha
La mattina presto, ho preso un volo nazionale dall’aeroporto di Riyadh verso Abha. Sebbene non sia una delle attrazioni turistiche più emblematiche dell’Arabia Saudita, è una base eccellente per esplorare i villaggi della regione, come il Rijal Almaa, ma non solo.
Mentre non c’è molto da fare ad Abha, l’interno del tessuto urbano nasconde due gemme che vale la pena conoscere. Parlo del centro artistico di Al-Muftaha Art Village e dell’architettura originale che sopravvive nello storico quartiere di Al-Bastah.
Tutto sommato, ero sicuro che valesse la pena includere la regione di Abha nel mio itinerario in Arabia Saudita e così è stato.
Pernottamento: Abha.
6° giorno: Rijal Almaa
La giornata è stata interamente dedicata all’esplorazione del villaggio Rijal Almaa. A volte rimango senza parole davanti alla bellezza che si spoglia davanti ai miei occhi in Arabia Saudita; ed è esattamente quello che è successo a Rijal Almaa.
Immerso nella regione montuosa dell’Asir, nel sud dell’Arabia Saudita, molto vicino al confine con lo Yemen, lo storico villaggio di Rijal Almaa è una gemma per gli occhi.
Il villaggio di scisto era una volta un punto caldo delle rotte commerciali della regione e le influenze yemenite sono evidenti sin dall’inizio, sopratutto per l’architettura. Questo fatto è immediatamente visibile quando si osservano le sei dozzine di case del Rijal Almaa (o fortezze, come la gente del posto preferisce chiamarle), costruite interamente in modo tradizionale, usando pietra, argilla e legno.
Pernottamento: Abha.
7° giorno: da Abha a Jizan (vicino alle montagne)
Per oggi i piani non erano ben definiti. L’idea era quella di visitare alcuni villaggi storici come Sarat Abidah, Al Kalhaf e Habala, forse andare a Wadi Lajab e forse andare a dormire nella regione montuosa di Fayfa. Pertanto, una lunga giornata con molti chilometri di strada mi stava aspettando.
La verità, tuttavia, è che dopo aver incontrato il bellissimo villaggio di Al Kalhaf ho deciso di ignorare Sarat Abidah; Ho finito per scegliere di non fare la deviazione verso Wadi Lajab per raggiungere Fayfa con la luce. Ma, una volta lì, ho avuto un’impressione così negativa (che non posso razionalizzarla a parole) che ho scelto di non rimanere a Fayfa per dormire.
Sono andato allora a Jizan, dove ho trascorso la notte già pensando alle Isole Farasan, un altro dei grandi obiettivi del passaggio attraverso il sud dell’Arabia Saudita.
Pernottamento: hotel Diamond Elite a Jizan.
8° giorno: Jizan e traghetto per le isole Farasan
Dopo diverse avventure per ottenere un biglietto per l’auto sul traghetto Jizan – Farasan, mi sono preso il tempo di visitare la poco interessante Jizan, prima di partire, all’ora stabilita dal porto marittimo.
Il viaggio durò circa un’ora e mezza e quando raggiunsi le Isole Farasan, il pomeriggio stava già minacciando di lasciare il posto all’oscurità, con un’aria calda e afosa e un cielo arancione.
Dato che il cosiddetto Al Qessar Heritage Village era sulla strada per l’hotel, ho approfittato di quegli ultimi raggi di sole per visitarlo. Poi sono andato al villaggio principale sull’isola di Farasan, dove mi aspettava una cena epica al mercato del pesce.
Pernottamento: Tasnim Palace Hotel Suites, a Farasan.
9° e 10° giorno: Isole Farasan
I due giorni successivi furono dedicati interamente all’esplorazione delle Isole Farasan, inclusa una gita in barca alla mangrovia nella cosiddetta foresta di Qandal con snorkeling, passaggi attraverso porti di pesca e piccoli villaggi come Sair. Ho visitato la Casa del Riffai e altre case signorili attualmente abbandonate e mangiato deliziosi pesci alla griglia.
Una destinazione finora poco conosciuta in Arabia Saudita, ma con un potenziale immenso.
Pernottamento: Tasnim Palace Hotel Suites, a Farasan.
11° giorno: viaggio da Farasan a Jeddah
Giornata dedicata al viaggio dalle Isole Farasan a Jeddah. Prima ho preso un traghetto per Jizan e poi ho guidato per 300 chilometri fino ad Abha, dove ho preso un volo interno per l’incredibile città di Jeddah.
Nel tardo pomeriggio, prima visita allo storico quartiere di Al-Balad. Poi per la stanchezza sono andato in hotel a riposarmi.
Pernottamento: hotel Mena Red Sea Palace, a Jeddah.
12° – 16° giorno: Jeddah
Cinque giorni non sono troppi da dedicare a Jeddah. La città è un mondo, le persone sono incredibilmente ospitali, allegre e liberali – non c’è modo di non amare Jeddah!
Sì, c’è un’aria più liberale a Jeddah che in qualsiasi altra città saudita. Le persone sono diverse. E questo è come una brezza rinfrescante in un paese che, nonostante i recenti importanti cambiamenti, è ancora estremamente conservatore.
In questi giorni, ho beneficiato della posizione privilegiata dell’hotel Mena Red Sea Palace per visitare più volte lo storico quartiere Al-Balad, che l’UNESCO classifica – giustamente! – come sito del patrimonio mondiale.
In queste visite, e senza piani precisi su cosa fare a Jeddah, ho praticamente camminato con il vento. Ho incluso Souk Al Alawi, l’esterno del Nassif House Museum, e ho anche avuto il tempo di giocare a ping-pong con i bambini in strada e bere i meravigliosi succhi di mango nel negozio di Saed.
Ma non è solo il centro storico a rendere stupenda la città. La vibrante Corniche di Jeddah, per esempio, meritava un paio di visite; e anche una galleria d’arte, di nome Athr che sono andato a vedere.
Tutto sommato, non esagero se dico che Jeddah è diventata rapidamente una delle mie città preferite tra tutte quelle che conosco al mondo.
Pernottamento: hotel Mena Red Sea Palace, a Jeddah.
Considerazioni finali:
Poiché il tempo è molto limitato e l’Arabia Saudita è un paese enorme, ho dovuto fare delle scelte dolorose. Tra queste, non visitare Madain Saleh (ad Al Ula) o le pitture rupestri di Ave, entrambe a nord.
Mi piacerebbe anche conoscere i paesaggi costieri di Umluj e, più a sud, la regione intorno alla città di Najran, vicino al confine con lo Yemen. Potrebbero restare sulla carta per un possibile ritorno 🙂 Inshallah!
Ciao e complimenti, gran bel viaggio. Sono interessato all’Arabia Saudita e volevo chiederti alcune cose:
1) hai noleggiato l’auto dall’Italia e con chi?
2) i prezzi per dormire o mangiare sono più alti o più bassi rispetto che da noi?
3) le strade da percorrere sono in buono stato?
4) hai avuto qualche difficoltà di qualsiasi genere?
5) esistono bus per spostarsi da una località all’altra e qualcuno che, giunti sul posto, organizza un tour per i luoghi più interessanti?
Per il resto ho intuito che il popolo saudita è molto ospitale.
Ciao, il viaggio è stato bellissimo e lo è stata anche la continua meraviglia nello scoprire la bellezza nascosta dell’Arabia Saudita. Purtroppo non riesco a rispondere a tutti i tuoi quesiti visto sono stato invitato da un amico ed ho alloggiato non lontano da Riyad presso la sua famiglia.
Per gli spostamenti ero autotrasportato ma un paio di volte ho preso l’autobus e devo dire che non erano male e nemmeno le strade.
Nelle località più turistiche troverai sempre piccole agenzie che organizzano tour e guide verso i luoghi più interessanti.
Per quanto riguarda i prezzi non sono alti come non lo è il costo della vita, ma bisogna sempre valutare dove vai e cosa fai…i ristoranti di lusso ci sono anche li 🙂
Non ho avuto alcuna difficoltà, ma considera sempre che l’Arabia Saudita è un paese islamico e come tale va ampiamente rispettato!
Per il resto è vero che il popolo saudita è molto ospitale.
Fatti trasportare dalla cultura araba e Buon viaggio 🙂
Poiché noi siamo due vecchi ci servirebbe nome agenzia a Riyad che ci possa accompagnare x un tour archeologico. Ci puoi aiutare? Grazie
Antonia
Buongiorno Antonia
di tour archeologici ce ne sono molti e di diverso tipo. Se volete trovare un’agenzia a Riyad la cosa più semplice ed economica è trovarla li sul posto, ma niente paura, a Riyad o nei centri turistici se ne trovano molte. Nemmeno la lingua è un problema poichè il personale vi aiuterà di sicuro in ogni modo.
Potete anche farvi consigliare dal vostro hotel/alloggio, che probabilmente di tour ne ha già organizzati e forse è la soluzione più semplice anche per voi.
Speriamo di esservi stati d’aiuto, fateci sapere.
E Buon Viaggio 🙂