Vedere Varsavia in un weekend

Ciò che è bello di Varsavia non sono le sue strade grigie e noiose, né la sua architettura comunista in cemento, né i suoi straordinari edifici di vetro del 21° secolo, ciò che veramente attrae è il suo passato, la sua storia e tutto ciò che la commemora; dalla ricostruzione del centro storico, alla ricerca di angoli sperduti in mezzo a palazzi ristrutturati, attraverso il suo percorso regale, i suoi musei ed i suoi forti contrasti. Anche se non avrete il tempo di visitare i musei più importanti, il mio consiglio per un weekend nella capitale della Polonia è di esplorare le sue strade e scoprire una Varsavia nella sua routine quotidiana, nella sua semplicità, mescolata ad una buona dose di storia…e tutto questo, fino a bruciare la suola delle scarpe.

Città vecchia - Varsavia

Aprile – Dicembre

Cultura, Città, Coppia, Con bambini

3 giorni

0 – 500 €

Cosa vedere a Varsavia in un weekend
Invece di scrivere un articolo su tutto quello che c’è da vedere a Varsavia, ti porterò a vedere i quartieri che ho visitato nei giorni in cui sono rimasta in città, così come tutto ciò che puoi trovare di interessante durante il tour, e lo farò nello stesso ordine in cui l’ho fatto io…certo, devi alzarti presto!

Piazza Mariensztat
Nel giro di questa zona di Varsavia, puoi iniziare attraversando la mitica piazza Mariensztat, utilizzata per ospitare il mercato principale della città che si è trasferito dalla parte vecchia a questa zona all’inizio del XX secolo.

Biblioteca dell’Università di Varsavia
Uno dei luoghi più fuori mano che puoi trovare nella zona di Powisle è la Biblioteca dell’Università di Varsavia. Ha il tetto costruito in vetro e contiene un giardino di un ettaro collegato con ponti che passano sopra la stessa biblioteca. È un ottimo posto per passeggiare, leggere, riposarsi e dove troverai anche una mini cascata e splendidi panorami.

Museo Copernico e Discovery Park
Uno dei musei più famosi ed acclamati della città è senza dubbio il Museo della Scienza Copernico e se ti piace la scienza la visita è un’ottima decisione. Da includere nella stessa visita anche il Discovery Park, soprattutto se viaggi con bambini, si tratta di un’ampia area verde situata accanto al fiume e al Museo Copernico, dove sono presenti diverse mostre e dove poter sperimentare un pò di scienza e divertirsi.
Se viaggi in estate, il Discovery Park è un luogo dove di solito allestiscono palchi per concerti, bar, spettacoli scientifici e altri eventi. Ottimo posto per una bella serata estiva.

Syrenka (Sirena)
Simbolo storico di Varsavia che appare anche nel suo stemma, questa sirena armata di spada e scudo resistette indenne all’assedio tedesco e alla rivolta di Varsavia. Ora è stata sistemata e ripulita e merita davvero una visita.
Diverse sono le leggende che ne spiegano l’origine, ma quella più famosa è quella delle sirene gemelle che, nel loro viaggio attraverso il Mar Baltico, si separarono, una andò a Copenaghen (la famosa sirenetta) e l’altra nuotò attraverso le acque del fiume Vistola finché giunse in quella che sarebbe stata la sua città. I pescatori del paese si accorsero che qualcuno liberava i pesci dalle loro reti, così si avviarono alla cattura del colpevole, ma quando incontrarono la bella sirena, lei li abbagliò con il suo canto e nessuno fu intenzionato a farle del male. Ma un avido mercante la rapì per venderla in qualche mercato se non fosse per uno dei pescatori che sentendo il canto disperato della sirena la cercò e la salvò dal suo triste destino. Da quel giorno la sirena giurò di proteggere la città di Varsavia e tutti i suoi abitanti.

Statua della Sirena
Statua di Nicholas Copernico

Quartiere ebraico
Una delle cose che più volevo vedere in questo viaggio era il quartiere ebraico o ciò che ne restava. Chiamato Kazimierz è il più grande ghetto ebraico d’Europa o meglio quello che ne rimane, merita davvero una bella visita ed una bella passeggiata.

Kamien i co – Arte del quartiere ebraico
Il quartiere ebraico di Varsavia ospitava un terzo dell’intera popolazione ma quando i nazisti arrivarono in città, confinarono 400.000 ebrei in un ghetto di 4 kmq. circa 340.000 di loro vennero mandati nei campi di concentramento, tra cui Auschwitz (vicino a Cracovia) o Treblinka (un po’ più a est di Varsavia).
Degli ebrei rimasti nel ghetto, alcuni di loro insorsero contro il loro oppressore in quella che è conosciuta come la rivolta del ghetto di Varsavia e combatterono per un mese finché i nazisti distrussero il quartiere, alcuni di loro morirono, altri riuscirono a fuggire e si rifugiarono con la resistenza polacca, coloro che rimasero furono inviati in diversi campi di concentramento.
Ora qui si possono trovre diverse opere artistiche tra murales ed arte di strada che commemorano quanto successo in quel periodo.

Via Prózna
Sempre rimanendo nel quartiere ebraico, una delle strade più importanti e dove troverai i resti degli edifici originali del vecchio e prospero quartiere di Varsavia, è proprio Via Prózna. Questa era la strada dove abitavano i mercanti e le famiglie benestanti e, quando il quartiere divenne un ghetto, la strada fu chiusa. Se camminerai al suo interno, vedrai alcuni edifici storici sopravvissuti alla distruzione del ghetto, e tra balconi semi demoliti, muri anneriti e finestre rotte, potrai vedere la devastazione che ha subito il quartiere.
Qui gli edifici sopravvissuti li puoi trovare ai numeri 7, 9, 12 e 14 e non stupitevi se vedete delle impalcature su alcuni di loro poiché l’intera via Prózna è ancora in fase di restauro.

Sinagoga Nozyk
Un altro degli edifici rimasti in piedi e l’unico religioso che ha resistito alla distruzione del quartiere è la sinagoga di Nozyk. Intorno ad essa ci sono diversi manifesti che spiegano la cultura ebraica, le sue tradizioni e costumi con didascalie che se non si conosce molto del giudaismo forniscono un’ottima introduzione.

Memoriale del ponte, via Chlodna
Il Quartiere Ebraico era diviso in due parti: il Ghetto Grande e il Ghetto Piccolo, separati da quella che era una delle principali arterie fuori città, Chlodna Street. Ogni volta che un ebreo voleva andare da una parte all’altra del ghetto doveva attraversare quella strada, quindi puoi immaginare quanto doveva essere stato fastidioso per i tedeschi, che nel 1942 decisero di costruire un ponte sopraelevato che gli ebrei potevano usare per attraversare la strada senza disturbare nessun ariano.
Oggi, all’incrocio di Chlodna street con Zelazna street, si trova un memoriale a questo ponte, che si compone di 4 pilastri e, in alcuni di essi, si possono vedere una serie di fotografie di come era il luogo una volta.

Mercato mirowska e gwardii
Nello stesso quartiere ebraico e se ti piacciono i mercati come me, puoi fare una visita al mercato di Mirowskie e al Gwardii. Costruito alla fine dell’800 anche se rifatto nel dopoguerra, è composto da 2 parti di una vecchia fabbrica; Mirowska dove troverai un normale supermercato al piano terra, negozi di abbigliamento ed un parrucchiere. Proprio dietro c’è il Gwardii, una parte più moderna, più hipster, con bancarelle di cibo proveniente da tutto il mondo, bancarelle di saponi artigianali, vestiti e molta musica.

Vecchia Praga
Un altro quartiere famoso di Varsavia è la Vecchia Praga. Con una pessima reputazione, questa zona sta rinascendo e rivitalizzandosi con un mix di edifici storici e post-industriali ricostruiti, insieme a case squallide che dimostrano ancora una volta come Varsavia sia una città ricca di contrasti.
La vecchia Praga non fece parte di Varsavia fino alla fine del 18° secolo e, tra gli attacchi russi e quelli napoleonici fu distrutta fino all’arrivo del suo periodo di industrializzazione e crescita.

Chiesa di San Floriano e Santa Maria Maddalena
Per esplorare il quartiere della Vecchia Praga, un buon punto di partenza è la ricostruita Chiesa di San Floriano, proprio accanto allo Zoo di Varsavia. Ha due torri estremamente più alte della cupola della sua vicina Chiesa Ortodossa di Santa Maria Maddalena (completata nel 1869 come simbolo del dominio russo). La chiesa di San Floriano è stata completata nel 20esimo secolo e, come vi ho detto, è stata meticolosamente progettata per essere più alta per riaffermare che Varsavia era ancora una città occidentale, polacca, piuttosto che orientale o russa. Purtroppo 40 anni dopo i nazisti la fecero saltare in aria.

Monumento alla banda di Praga
Un monumento è stato dedicato a una delle tante bande musicali locali che animavano l’atmosfera prima della guerra, incoraggiavano e motivavano la resistenza in una piazzetta di questo quartiere.

Via Brzeska
Una delle strade più pericolose di Varsavia! O almeno così ho letto dopo averci girovagato… :O
Quando il comunismo dominava le strade della Vecchia Praga, chiunque volesse comprare alcolici poteva farlo di nascosto in quasi tutte le case di questa strada.
Attualmente noterai una cattiva aria nell’ambiente ma, se la frequenti in pieno giorno, non è certo più “pericolosa” di alcune strade della tua città. Vedrai case ed edifici in procinto di crollare da prima della guerra e l’occasionale murale che decora i muri della strada, un simbolo che il quartiere si sta convertendo e presto diventerà un altro quartiere hipster.

Piazza Varsavia

Stadio nazionale e Parco Skaryszewski
Dopo queste giornate di passeggiate per Varsavia, ti sei più che meritato un buon riposo in uno dei parchi più belli della città, il Parco Skaryszewski. Prima di raggiungerlo e lasciando il quartiere Vecchia Praga, passerai davanti al famoso e nuovo Stadio Nazionale, ristrutturato nel 2012 per le partite UEFA ma era già utilizzato alla fine degli anni ’80, come mercato all’aperto che dette un buon contribuito alla crescita economica di Varsavia.
Una volta nel Parco Skaryszewski, non devi fare altro che passeggiare, sederti su una delle panchine sulle rive dei laghetti, dare da mangiare a qualche audace e sfacciato scoiattolo, andare alla ricerca della fotogenica ma piccola cascata e goderne una delle aree verdi più consigliate di Varsavia.

Una spiaggia?
Proprio dietro lo Stadio Nazionale si trova una delle spiagge più frequentate di Varsavia, sulle rive del fiume Vistola. Se attraversi il ponte Poniatowskiego, vedrai un via vai di piccole barche che attraversano il fiume e ti trasportano sull’altra sponda.
Ma non è l’unica spiaggia di Varsavia e, se vuoi una splendida vista sulla parte vecchia della città, la spiaggia dove devi andare è nel quartiere di Nuova Praga.

Stare Miasto
Sicuramente la parte “esteticamente più bella” della città di Varsavia è il piccolo centro storico di Stare Miasto. L’incredibile lavoro di ricostruzione che hanno fatto in questa zona devastata dai nazisti è stato sorprendente, assolutamente da visitare!

Colonna di Sigismondo
Punto d’incontro accanto al Castello Reale, questa statua del re Sigismondo III Vasa (colui che trasferì la capitale da Cracovia a Varsavia) armato di spada e con in mano una croce, fu eretta nel 1644, la colonna che la sorregge è stata più volte sostituita. Quella attuale è in granito e le 2 precedenti si trovano esposte davanti all’ingresso del castello.

Castello reale
Il castello era originariamente del 14° secolo ma, in realtà, fu rimaneggiato e ampliato nei secoli successivi fino all’ultima modifica che fu fatta nel 18° secolo. Ebbene, a dire il vero, durante la seconda guerra mondiale fu totalmente distrutto, quindi ricostruito. La ricostruzione è stata possibile grazie a donazioni private e ha richiesto poco più di 10 anni.

Cattedrale di San Giovanni
Originaria anch’essa del XIV secolo e successivamente ricostruita con la sua originale architettura, è la chiesa più antica e più grande della città.
Dopo un fallito attentato al re Sigismondo III Vasa fu costruito un passaggio sopraelevato per collegare i due luoghi e difendere il re.

Piazza Kanonia
E’ una piazza che una volta era un cimitero ma in cui oggi si possono trovare palazzi con delle belle facciate e che ospita al centro una campana. La campana fu lasciata lì da qualcuno incustodita fino ai giorni nostri, la leggenda narra che se ci giri attorno 3 volte, è segno di buon auspicio.
Nella stessa piazza Kanonia si trova quella che è la casa più stretta della città, misura meno di 2 metri di larghezza, ma è molto più lunga! In passato si dovevano pagare le tasse a seconda di quanto fosse ampia una casa, quindi il proprietario la costruì coì stretta per ridurre le tariffe, a porte chiuse vive come un re 😉

Piazza del Mercato
Piena di riproduzioni di case colorate del XV e XVI secolo, è la piazza più vivace di Varsavia. È piena di bar, ristoranti, artisti che espongono le loro opere, musica ed atmosfera e naturalmente, al centro, c’è la sirena simbolo della città.
Negli anni Cinquanta Pablo Picasso, in visita alla città di Varsavia, disegnò su una delle pareti del nuovo appartamento di Kolo il disegno di una sirena, che al posto della spada alzava un martello (un cenno al partito comunista?). Gli inquilini degli appartamenti, stanchi di dover sopportare interminabili visitatori della grande opera, ci hanno dipinto sopra distruggendola definitivamente. L’unica cosa che resta del disegno sono le fotografie del tempo.

Il barbacane
Una delle uniche parti rimaste delle mura difensive della città è il Barbacane semicircolare. Costruito nel XVI secolo, fu utilizzato solo una volta durante l’invasione svedese della Polonia. Nella seconda guerra mondiale fu distrutto, e ricostruito anni dopo la guerra.

Statua di Maly Powstaniec o Little Insurgent
Un ragazzino con in mano un fucile è la rappresentazione di tutti quei minori che combatterono e morirono nel 1944 durante la rivolta di Varsavia. La figura è presumibilmente ispirata ad Antek, un ragazzo di 13 anni morto con la resistenza. Lo puoi trovare su una delle mura esterne del Barbacane, vicino alla colonna di Sigismondo.

Nowe Miasto
Se confrontiamo la piazza nuova con la piazza del mercato vecchio del centro storico, non hanno nulla a che fare tra loro. Molto più vuota e tranquilla, la piazza nuova ha diverse chiese nelle vicinanze, e se prendi la strada alla tua sinistra verso il fiume Vistola, incontrerai una figura in bronzo di una famosa scienziata polacca: Marie Curie, con in mano un atomo di Polonio, l’elemento chimico che la resa degna di essere la prima donna a vincere due premi Nobel, il primo in fisica (condiviso con il marito) per aver scoperto la radioattività e il secondo in chimica, per aver scoperto il polonio. Se sei molto interessato al suo lavoro, ha un museo molto vicino a Piazza Nuova.

Vedetta Taras Widokowy
All’inizio della Via reale, c’è uno dei punti panoramici più belli della città che offre viste eccellenti sia del centro storico da un lato, sia del quartiere di Praga e dello Stadio Nazionale dall’altro. Inoltre, il contrasto degli alti grattacieli con i bassi edifici che li circondano, sottolinea ulteriormente questo scontro architettonico che Varsavia racchiude in se…città risorta dalle proprie ceneri e rivolta oggi al 21° secolo.

Monumento a Copernico
Un monumento a questo scienziato polacco, Nicholas Copernicus non poteva mancare da qualche parte in città. Questo astronomo con la sua teoria eliocentrica in cui postulava che i pianeti ruotassero attorno al Sole ha ai suoi piedi una rappresentazione piuttosto interessante del sistema solare.

Palazzo della cultura
Si trova vicino alla stazione ferroviaria centrale ed è l’edificio più alto della città. Nel più puro stile sovietico, questo palazzo dell’era staliniana genera ancora oggi nomerose polemiche tra gli stessi abitanti di Varsavia. Ospita tanti i tipi di stanze: da sale da concerto, un teatro, uffici o sale culturali. Si può salire (a pagamento) sulla terrazza a 114 metri per godere ancora di uno dei panorami più belli di Varsavia.

Nowy Swaat
Chiudiamo il nostro percorso all’incrocio di Nowy Swiat. Questo quartiere è il più cosmopolita degli altri, poiché pieno di boutique, ristoranti, caffè chic ed edifici neoclassici, merita una passeggiata se si vuole usufruire dei suoi numerosi servizi.

Il Castello di Varsavia
Il Barbacane

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